Rogno è l'ultimo paese dell'alto Sebino ed il primo della Vallecamonica.
Si trova in provincia di Bergamo lungo la sponda destra del fiume Oglio
che segna anche da confine con la provincia di Brescia.
Confina con Costa Volpino, Castione della Presolana e Songavazzo per quanto riguarda
la parte bergamasca e con Angolo Terme, Darfo Boario Terme e Pian Camuno per la parte
bresciana.
Il territorio di Rogno è prevalentemente montano e solo un quinto è pianeggiante e corrisponde alla zona alluvionale del fiume Oglio. La superficie è di circa 15 Km2, il monte Pora coi suoi 1880 metri è la cima più alta, mentre il capoluogo si trova circa 200 metri sopra il livello del mare.
E' il più grande dei sei paesi che formano il Comune.
Situato a 215 metri sul livello del mare, sulla destra del fiume Oglio, poco prima che questi raggiunga il lago d'Iseo.
Conta più di mille abitanti ed è la sede comunale.
Oltre a Rogno il Comune è formato da altri 5 paesi:
Rondinera, di recente formazione ma a forte sviluppo abitativo e industriale,
Bessimo, diviso a metà col Comune di Darfo e la Provincia di Brescia,
Castelfranco, di cui si vedono ancora i resti delle antiche mura,
S.Vigilio e Monti, che dominano il lago d'Iseo e la Vallecamonica.
Posto a sud di Rogno è il più recente paese del Comune,
ma ha già superato i mille abitanti.
La chiesa, inaugurata il 2 maggio 1981, fa parte della Parrocchia di Castelfranco.
Al suo interno c'è
un mosaico rappresentante San Francesco d'Assisi che ne è il patrono
assieme a Maria Ausiliatrice.
E' a nord rispetto a Rogno e segna il confine tra le province di Bergamo e Brescia.
Da qui si può, tramite la vecchia via Valleriana, raggiungere il lago Moro e poi Corna di Darfo e sempre a monte del paese
si incontra il sentiero del sole e della luna che porta fino a Monti.
In questa piccola frazione è ancora presente la tradizione della distribuzione del sale agli appartenenti alla Vicinia.
La domenica delle Palme i rappresentanti delle famiglie Bertoli, Bianchi e Fontana si ritrovano per l'annuale assemblea e
simbolicamente ricevono la loro quota di sale. Questa cerimonia, ormai solo simbolica, ha radici molto antiche e anche se non si usa
più la stadera per pesare il sale ha mantenuto il fascino di un tempo.
Situato a 790 metri di quota in una posizione ottima e soleggiata,
offre una bellissima visuale sul lago d'Iseo e sulla bassa Vallecamonica.
Il suo nome antico fino al 1484 era Fano e prese l'attuale nome dal vescovo di trento
che nella seconda metà del IV° secolo, durante le sue predicazioni, probabilmente fece distuggere l'ara pagana qui presente.
Attualmente ha circa 80 abitanti che diventano molti di più durante la stagione estiva.
Il piccolo paese è circondato da fitte abetaie e per chi ama le camminate in montagna c'è
la possibilità in un paio d'ore di raggiungere il Monte Pora.
A metà del cammino, in località Camorelli, c'è una croce
da cui si può osservare un panorama mozzafiato.
Come a San Vigilio qui la quiete è garantita e durante l'estate, con l'aiuto
delle seconde case, la popolazione aumenta notevolmente.
E' un luogo adatto per passeggiate nei boschi e gli 830 metri di quota
lo rendono ideale per tutte le età.
E' facilmente raggiungibile da San Vigilio tramite una strada asfaltata lunga tre chilometri,
oppure a piedi scendendo per la vecchia strada in acciottolato che passa davanti al
Santuario della Madonna del Dosso Lungo (piccola chiesetta del XVII° secolo
recentemente ristrutturata).
Da Monti si può ammirare il panorama di tutta la
media e bassa Valle Camonica.
Località situata a metà strada tra Castelfranco e Rondinera. Qui c'è una piccola cappella restaurata nel 1994 e da qui scende l'antica via Valleriana che porta a Rogno.
Questa località, ancora abitata fino al 1970, è raggiungibile lasciando l'automobile
nei pressi del cimitero di Castelfranco e proseguendo a piedi
per una ventina di minuti lungo una mulattiera.
Qua vicino (località Quarantina) sorgeva un lazzaretto (a causa della peste del 1630), e
sempre nel XVII° secolo è sorta una chiesetta dedicata alla
Madonna Addolorata.
Ogni anno (a Settembre) si svolge
una festa con possibilità di pranzo grazie a un ottimo servizio di ristoro.
Sulla mulattiera che da San Vigilio conduce al Monte Pora a metà circa del cammino c'è un'altra piccola chiesetta a 1350 metri di quota. Costruita nel 1834 è stata ristrutturata nel 1988.